Aprile 2025

Intelligenza Artificiale: tutti ne parlano, ma poco ne sanno

di Matteo Marcato


Dopo quasi due anni di tam tam mediatico, principalmente online, sono giunto alla conclusione che tutti parlano di qualcosa che non capiscono fino in fondo, ma in realtà nemmeno fino a metà e ho il fondato sospetto che una buona parte di questi “tutti” si sia fermato alla lettera A dell’alfabeto artificiale.
Fatta questa premessa poco edificante e non politicamente corretta nei confronti degli utilizzatori umani, tra i quali mi metto anch’io naturalmente, vorrei argomentare.


IA cosa significa


Intelligenza artificiale significa molte cose, ma almeno negli ultimi 12 mesi sembra si sia fatta largo, a senso unico, la definizione di un assistente in grado di generare qualunque cosa: testi, immagini, video e audio per riassumere e semplificare. Come il panettiere al quale un IT-manager sembra un hacker perché apre la pagina nera del DOS fin dagli anni 90 e scrivendo comandi come “ping” ottiene una risposta dalla macchina, allo stesso modo ai non addetti ai lavori del mondo artificiale (la stragrande maggioranza degli utilizzatori, tra cui chi scrive) l’IA sembra una black box magica.

Approfondendo le reti neurali e gli LLM si capisce che l’ingegno dietro le quinte è sempre umano, ma sono i risultati che contano e soprattutto conta che stupiscano, e ai più per la verità sembrano comunque frutto di riti esoterici.


IA non generativa

L’intelligenza artificiale però fin dalle origini non viene usata soltanto ad appannaggio della generazione di qualcosa. L’intelligenza artificiale è usata da molto tempo in vari ambiti per permettere alle macchine di “ragionare” e produrre risultati migliori.

Per esempio con tecniche di Machine Learning si insegna alle macchine a riconoscere oggetti, situazioni, errori. Quindi originariamente la sfera dell’artificiale declinata nell’ambito dell’intelletto si è sviluppata per aiutare l’uomo nelle situazioni in cui da solo fa fatica o non ci arriva proprio. Esattamente come le pompe idrauliche possono sollevare pesi immani, i motori a scoppio possono portarci a velocità inarrivabili e i computer possono fare calcoli a velocità mai vista, così l’ia viene da sempre studiata per favorire le attività umane, tipicamente del mondo produttivo.


IA nemica?


Con il diffondersi dell’IA generativa tra le masse però si sono aperti dibattiti, (probabilmente ancora pochi rispetto a quello che servirebbe), dove si tende a demonizzare la tecnologia o a esaltarla, in entrambi i casi le argomentazioni sono spesso superficiali, nel senso che si tende a restare in superficie e non si approfondisce mai davvero pro, contro, i come e i perché.

C’è chi si fa trascinare dall’entusiasmo e accoglie ogni novità, quasi quotidiana, con esplosioni di stupore e chi ad ogni passo avanti della tecnologia vedere futuri sempre più neri e distopici dietro l’angolo.

Chi ha ragione? Io non lo so, anche perché come vittima di un ottovolante tecnologico mi sento periodicamente sbalzato tra le due categorie, so però che certamente l’uomo della strada ne sa troppo poco e non c’è alcun interesse da parte di chi guida il vapore a fargli sapere di più.
Se guardiamo poi a chi legifera o ha un qualche potere decisionale tra le nazioni, pare che reciti la parte di quello che è arrivato in aeroporto un giorno dopo la partenza del volo, quindi sostanzialmente non prende parte a questo viaggio. 

Noi da parte nostra dovremmo almeno fare lo sforzo intellettuale di capire se questa IA ci fa più bene o più male; fino a prima dell’avvento delle IA generative si trattava di una tecnologia come un’altra, che nasceva per favorire l’uomo e il lavoro, financo il divertimento: chi non ricorda videogame con un’IA rustica applicata ai nemici che potevamo fregare facilmente con qualche colpo di joystick e il suo miglioramento successivo nel tempo, che ci faceva invece penare per finire un livello.


Oggi e domani

Oggi le IA generative con le loro meraviglie, nonostante siano ancora allo stato embrionale tendono già a sostituire l’uomo, anche in ambiti in cui lui non ha mai chiesto di essere aiutato: disegnatori, scrittori, musicisti, registi, attori e potrei continuare molto a lungo, non hanno chiesto di essere clonati e sostituiti.

L’IA però vola e può sempre di più svolgere compiti non solo di fatica intellettuale ma anche creativa, in barba ad ogni regola, sia essa riferita alla privacy o al diritto d’autore per citarne un paio, tra l’altro. La domanda dunque è: possiamo farci qualcosa noi? Come ogni volta che ne scrivo nell’ultimo anno la questione finale mi lascia un retrogusto amaro, poiché non ho una risposta soddisfacente.
È come quando durante una dieta termini il pasto e ti convinci che in fondo un frutto è equiparabile ad un dolce, andiamo! Non puoi esserne davvero convinto…!

Credo che dobbiamo conoscere meglio sia cosa può fare sia come viene gestita, programmata, ingegnerizzata questa IA. Questo è quello che personalmente chiunque di noi può fare e poi quando la consapevolezza sarà maggiore si dovrà trovare il modo di usarla per migliorarci la vita e non peggiorarla, insieme ad istituzioni e legislatori. Obiettivamente però entrambe queste missioni le considero un filo utopistiche, anche perché in questo campo l’oggi è già domani e la velocità di evoluzione non è controllabile.

Allora tento una virata e mi butto sul confronto, mi piacerebbe sentire cosa ne pensano anche altri esseri umani su questo tema, a Chat-gpt ho già chiesto un’opinione in merito, ma ho il sospetto che sia un po’ di parte…!

Gli AI Agents parlano… di loro!

In questo periodo si parla spesso di AI Agents, progettati per eseguire compiti autonomi utilizzando intelligenza artificiale. Questi agenti possono percepire l’ambiente circostante, prendere decisioni in base ai dati raccolti e agire per raggiungere obiettivi specifici. Possono essere utilizzati in tanti contesti, come assistenti virtuali, robot autonomi, chatbots e molto altro. La loro principale caratteristica è la capacità di adattarsi e rispondere in modo autonomo a situazioni in continuo cambiamento, migliorando le loro prestazioni attraverso l’apprendimento.

Abbiamo voluto metterli alla prova tentando di… far parlare gli agenti di loro! Nel seguente esperimento messo in atto dal nostro team di eLabor potrete leggere degli articoli realizzati direttamente dagli AI Agents sulla loro attualità e le caratteristiche. Ne abbiamo selezionati due su quattro, ovvero quelli che ci sembravano i migliori scritti dagli agenti utilizzando diversi prompt.
Ma andiamo a conoscere meglio i protagonisti di questo esperimento: ci sono tre agenti, ovvero Scrittore, Recensore e Traduttore. Lo scrittore fa una ricerca in Internet su un determinato argomento e scrive l’articolo. Il revisore controlla l’articolo e se c’è qualcosa di sbagliato scrive il feedback e lo restituisce allo scrittore per riscrivere l’articolo. Se il recensore ritiene che sia buono, dà l’articolo al traduttore che lo traduce in italiano e fornisce la versione finale dell’articolo.
Di seguito trovate i due articoli realizzati dagli AI Agents per il nostro esperimento. Fateci sapere i vostri pareri, impressioni e opinioni al riguardo.






Primo articolo

Navigare il Futuro degli Agents AI nel 2025

Mentre ci troviamo nel 2025, il panorama degli agenti AI è significativamente cambiato, trasformando il nostro modo di gestire i flussi di lavoro, prendere decisioni e interagire con varie piattaforme digitali. Gli agenti AI sono passati da strumenti concettuali a componenti essenziali sia nelle strategie aziendali che nelle operazioni quotidiane. La domanda è: come possiamo sfruttare questa tecnologia in modo efficace?

Comprendere gli Agents AI: Il Cambiamento delle Dinamiche

Gli agenti AI, spesso alimentati da avanzati algoritmi di machine learning, sono progettati per svolgere compiti in modo autonomo, imitare i processi decisionali umani. Nel 2025, una percentuale notevole del 25% delle imprese ha adottato soluzioni AI generative che incorporano agenti AI, con previsioni che suggeriscono che questo numero potrebbe salire al 50% entro il 2027 (Deloitte).

Tendenze Attuali che Modellano gli Agents AI

Il mercato degli agenti AI è destinato a raggiungere la sbalorditiva cifra di 7,63 miliardi di dollari entro la fine di quest’anno, con una crescita spettacolare prevista. Circa il 90% delle organizzazioni che utilizzano agenti AI riportano un miglioramento nei flussi di lavoro e nell’efficienza operativa. I dati indicano inoltre che Gartner prevede che entro il 2028, le decisioni autonome degli agenti AI influenzeranno il 15% delle decisioni lavorative quotidiane.

L’Impatto Trasformativo Attraverso i Settori

Dal supporto clienti all’analisi dati complessa, gli agenti AI stanno ridefinendo l’efficienza in vari settori. Le aziende stanno ora sfruttando questi agenti intelligenti per automatizzare compiti ripetitivi, consentendo ai team umani di dedicare le loro energie a iniziative strategiche.

Sfide e Considerazioni

Nonostante il momento positivo, l’integrazione degli agenti AI presenta delle sfide. Considerazioni etiche, privacy dei dati e il potenziale per la sostituzione dei posti di lavoro rimangono discussioni cruciali. È fondamentale che le organizzazioni navigano queste acque con attenzione.

Abbracciare il Futuro

Mentre l’era dell’AI degli Agent si sviluppa, sorgono domande riguardo ai futuri sviluppi e innovazioni. Gli esperti suggeriscono che la prossima ondata vedrà agenti ancora più autonomi e intelligenti diventare la norma, cambiando le dinamiche della collaborazione uomo-AI. La domanda che sorge è: siamo pronti per questa evoluzione nei processi lavorativi?
In conclusione, l’ascesa degli agenti AI presenta sia opportunità che sfide. Per le organizzazioni che sfruttano questa tecnologia, comprendere e adattarsi a queste tendenze in corso sarà cruciale.

La nostra mascotte ADRiano che emula in modo simpatico un AI Agents in stile… 007!



Secondo Articolo

Agents AI nel 2025: Trasformare le nostre interazioni con la tecnologia

Mentre navighiamo attraverso il 2025, il panorama degli agenti AI è evoluto in modo drammatico, rivoluzionando il nostro modo di interagire con la tecnologia sia nella vita personale che in quella professionale. Qui esploriamo le tendenze attuali che stanno modellando questo campo dinamico.

L’ascesa degli Agents AI Autonomi

Nel mondo tecnologico odierno, la domanda di ‘agenti AI autonomi’ è aumentata notevolmente. Questi sistemi intelligenti non sono solo reattivi; ci assistono proattivamente in compiti che vanno dalla pianificazione di riunioni alla fornitura di informazioni in tempo reale sulle dinamiche di mercato. L’idea è semplice ma innovativa: più diventano autonomi, più possono contribuire all’efficienza e al processo decisionale. Cosa significa tutto ciò? Le organizzazioni stanno assistendo a livelli di produttività più elevati, poiché questi agenti si occupano di compiti di routine, liberando risorse umane per funzioni più critiche.

Iper-Personalizzazione attraverso gli Agents AI

L’iper-personalizzazione è ora in prima linea nelle strategie di customer experience. Gli agenti AI sfruttano l’analisi dei dati per personalizzare servizi e raccomandazioni in tempo reale, creando esperienze su misura per gli utenti.
Punti salienti delle tendenze:

  • Insight Basati sui Dati: Analizzando il comportamento dei consumatori, gli agenti AI possono prevedere bisogni e preferenze, portando a un’esperienza utente più coinvolgente.
  • Adattabilità Istantanea: Questi agenti apprendono e si adattano costantemente, assicurando che l’esperienza evolva con l’utente.

Agents AI sul Posto di Lavoro

L’integrazione degli agenti AI nel luogo di lavoro ha portato a un ambiente più collaborativo. Agiscono come membri del team, assistendo nelle sessioni di brainstorming e nella gestione dei progetti.
Applicazioni chiave:

  • Reportistica automatizzata per tenere traccia dello stato dei progetti.
  • Collaborazioni in tempo reale, poiché gli agenti AI facilitano la comunicazione tra i team.

Sostenibilità e Considerazioni Etiche

Nel 2025, l’AI etica è un argomento più critico che mai. Lo sviluppo degli agenti AI è inquadrato da obiettivi di sostenibilità, concentrandosi sulla minimizzazione dell’impatto ambientale, garantendo al contempo un uso etico dei dati.
Considerazioni importanti:

Trasparenza nell’AI: Gli utenti stanno richiedendo sempre più chiarezza su come vengono utilizzati i loro dati.

Pratiche Sostenibili: Le aziende stanno integrando pratiche eco-friendly nello sviluppo dell’AI.

Impegnarsi con il Futuro degli Agents AI

L’evoluzione degli agents AI rappresenta un cambiamento significativo nel nostro modo di interagire con la tecnologia, sottolineando autonomia, personalizzazione, collaborazione ed etica. Man mano che continuiamo ad abbracciare questi cambiamenti, il potenziale per l’innovazione appare illimitato.

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