
Diario di bordo dall’Open Source Day 2025
Venerdì 21 marzo 2025 siamo stati all’Open Source Day al Nana Bianca di Firenze, evento organizzato da SCHROEDINGER HAT. Una vera e propria reunion di esperti, sviluppatori, divulgatori e aziende con l’intento di approfondire i valori e le opportunità legate alle tecnologie open source.
Abbiamo partecipato all’evento insieme a RIOS, la Rete Italiana Open Source della quale facciamo parte: questo ci ha permesso di conoscere persone nuove, raccontare quello che facciamo in eLabor, condividere conoscenze, esperienze e soluzioni volte allo sviluppo del panorama tecnologico globale.

La platea dell’evento
L’OSDay ha attirato un pubblico variegato, da sviluppatori esperti a studenti curiosi di scoprire di più sull’importanza del software libero e delle sue applicazioni. Tanti gli speech che si sono susseguiti nella sessione plenaria, tutti improntati su approfondimenti tecnici e specifici su IOT e AI, digitalizzazione dell’industria e sicurezza informatica, piattaforme e progetti. E poi via al confronto e networking tra speaker, visitatori e chi era a presidiare agli stand ha scaturito nuove proposte, idee e programmi all’insegna dell’innovazione e della collaborazione.

L’importanza di soluzioni condivise
Come eLabor e Rete Italiana Open Source riteniamo questa componente un motore importante per il futuro della tecnologia e dell’Open Source in generale. Sono queste, dopotutto, le occasioni in cui possono emergere proposte di soluzioni condivise, insieme a un confronto sulle migliori pratiche e lo sviluppo di strumenti che possano essere utilizzati da tutti, indipendentemente dalla loro posizione geografica o dal loro background professionale e tecnico, e capire come possiamo mettere a disposizione le nostre competenze.

Dalle conversazioni ai possibili sviluppi futuri
In conclusione possiamo dire che questo evento ci ha fatto vivere un’esperienza gratificante sia come eLabor che come Rete Italiana Open Source: i nostri racconti, le nostre esperienze, i nostri case study, tra cui quelli sull’utilizzo di ADR-Flow come soluzione di riconoscimento automatico dei difetti sono piaciuti, e hanno portato la conversazione a possibili sviluppi futuri. Ci sentiamo quindi ispirati verso nuovi orizzonti, collaborazioni e progetti. Non possiamo fare altro che guardare con entusiasmo a futuri eventi di questo tipo, certi e convinti che contribuiranno a plasmare il futuro dell’open source e, al tempo stesso, dell’innovazione tecnologica globale.