Adozione e diffusione dell’AI tra le imprese italiane
Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale ha smesso di essere soltanto un tema di ricerca o sperimentazione e sta diventando una componente concreta nei piani strategici di molte aziende. Secondo recenti indagini circa il 63% delle imprese in Italia ha già adottato soluzioni di AI o prevedono di farlo nel breve periodo. Ma questa adozione è spesso focalizzata su miglioramenti incrementali come ottimizzazioni operative, automazione di task ripetitivi e supporto all’IT, piuttosto che trasformazioni radicali del modello di business.
Prontezza digitale: dati, infrastruttura e competenze
Un elemento chiave per implementare con successo l’AI è la disponibilità di dati di qualità, infrastrutture adeguate e competenze interne. Molte aziende segnalano di avere abbastanza dati per iniziare progetti di AI, ma meno della metà possiede una strategia definita. Spesso la governance è frammentata e la leadership non sempre coinvolge i livelli più alti dell’organizzazione. Inoltre, le risorse destinate al digitale e all’IA restano in molti casi modeste, limitando la scala degli interventi.
L’importanza dell’AI nel settore manifatturiero
Nel manifatturiero l’AI ha un ruolo particolarmente strategico. È in questo settore che si percepiscono con più forza i vantaggi della previsione come manutenzione predittiva, monitoraggio in tempo reale delle macchine, dell’ottimizzazione della catena logistica, del controllo qualità automatizzato tramite visione artificiale, e dell’adattamento flessibile delle linee produttive. Dopotutto, vi abbiamo spesso parlato di quanto sia importante una tecnologia di questo tipo, come ADR-Flow, per il controllo di qualità e il riconoscimento dei difetti sulle linee di produzione. L’Intelligenza Artificiale permette non solo di ridurre i costi operativi ma anche di aumentare la resilienza. Di fronte a interruzioni nella supply chain, carenze di personale o variazioni improvvise nella domanda, le aziende manifatturiere che hanno integrato soluzioni intelligenti sono molto più agili. Inoltre il campo della manifattura rappresenta un’occasione per passare dall’“ottimizzare” al “reinventare” processi, prodotti e servizi, generando valore competitivo sostenibile.
I dati su produttività integrata con l’AI
Oltre a quanto presentato, l’AI può generare un aumento significativo della produttività nazionale se si affrontano adeguatamente le leve abilitanti. Allo stato attuale un terzo delle aziende segnala benefici compresi tra l’1% e il 5% per quanto riguarda la produttività integrata con sistemi AI. E, sempre secondo alcuni sondaggi effettuati, Se si confrontano gli effetti sulla produttività con i fatturati delle aziende intervistate, si prevede un aumento medio della produttività aggregata del 3,2% attualmente, che crescerà al 4,3% nel corso di 18-24 mesi.
Ma, nonostante il potenziale riconosciuto, oltre il 56% delle aziende dichiara di non aver ancora messo in campo alcun intervento in tal senso.
Prospettive future: verso una trasformazione strategica e sostenibile
Serve quindi una collaborazione tra istituzioni, imprese, università, centri di ricerca per costruire ecosistemi forti, investire in formazione, sia tecnica che in competenze trasversali come problem solving e gestione del cambiamento, definire casi d’uso replicabili, e garantire governance e trasparenza. Regolamenti come l’AI Act europeo possono offrire un’opportunità per stabilire standard chiari e promuovere fiducia, sebbene molte imprese siano ancora in ritardo nell’allinearsi alle nuove norme. Tramite una visione strategica e le competenze specifiche siamo certi che l’applicazione di tecnologie IA possa rappresentare un vantaggio competitivo, economico ed innovativo nella maggior parte dei settori industriali, e non soltanto.