L’intelligenza artificiale: tra entusiasmi e delusioni
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Si fa (giustamente) un gran parlare di intelligenza artificiale (AI) ed in particolare dei Large Language Model (LLM) o degli ancora più stupefacenti Large Multi-modal Model (LMM) e di come stanno cambiando la nostra vita (e lo stanno davvero facendo, anche se forse ci accorgiamo solo di qualche dettaglio!).
Vantaggi e insuccessi dell’intelligenza artificiale
Uno degli argomenti che in questo periodo sembra appassionare gli “esperti” è se la AI porti davvero benefici o no: ecco quindi vagonate di articoli sugli incredibili risultati che si possono ottenere ed altre vagonate sugli insuccessi.
Esperienze contrastanti: tra promesse non mantenute e successi inaspettati
Ho già affrontato la questione dal punto di vista che più mi interessa e cioè i possibili utilizzi in ambito industriale manifatturiero (non che gli altri non mi interessino, ma con questi … ce campo …), ma vorrei questa volta utilizzare un altro punto di osservazione, cioè quello dell’utilizzatore di LLM (tecnicamente, si può dire che “ce campo” anche con questi, visto che l’occasione di parlare viene proprio dagli utilizzi che ho fatto recentemente in ambito lavorativo).
Ho già polemizzato recentemente su una mirabolante proposta ricevuta sulle incredibili possibilità offerte da un certo sistema, inevitabilmente basato su AI, che però conteneva esso stesso gravi errori grammaticali: un pessimo biglietto da visita! Anche peggiore l’esperienza fatta con una grande e plaudita compagnia aerea: non ne indico il nome, ma se considerate che ho acquistato un volo da Firenze a Nairobi … qualche congettura la potete anche fare (a proposito di Nairobi: tornerò presto, spero, sui progetti africani dell’eLabor su ICT ed AI).
Del tutto soddisfacente, invece, pensando anche, purtroppo, a molti siti istituzionali italiani,, il sistema on-line di rilascio del visto di ingresso in Kenya:
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- completamente automatizzato, compreso lo scatto della fotografia quando è disponibile una webcam e non si ha una foto già pronta
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- ottimi ausili al completamento dei campi di input
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- un giusto livello di verifica dei documenti necessari e delle informazioni fornite, dipendenti anche dal tipo di visto richiesto
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- pagamento integrato nel processo
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- visto in PDF e pkPass rilasciato dopo poche ore
In sostanza: si capisce chi ci ha veramente pensato (oops … non si tratta in questo caso di intelligenza artificiale, ma naturale) ed ha cercato di realizzare qualcosa che facilita ed invoglia l’utente (ricordando anche il turismo è una voce importante del bilancio keniano, così come l’interesse ad attrarre aziende ed investitori stranieri) … e chi no :-(.
L’intelligenza artificiale come supporto
Ma un utilizzo, questa volta davvero entusiasmante, proprio perché intelligente, degli LLM l’ho sperimentato frequentando (e superando con successo gli esami :-)) dei corsi della specializzazione di DeepLearning.ai su Coursera (il mio agente formativo preferito) su “Generative AI for Software Development”: tre corsi in cui si insegna ad utilizzare gli LLM come supporto alla produzione con meno sforzo di software più efficiente, più sicuro, più mantenibile, ben testato e ben documentato (e scusate se è poco)!
L’intelligenza umana e artificiale: una combinazione vincente
In sostanza, il ritornello, Computer Vision, LLM, o anche semplicemente software, è sempre quello: la combinazione vincente è sempre, prima di tutto utilizzare la propria intelligenza ed esperienza e poi farsi aiutare anche dall’intelligenza artificiale, se questa è davvero utile nel contesto di applicazione, senza affidarsi ciecamente e stupidamente ad essa!